sabato 27 febbraio 2010

Anniversario nascita di Rudolf Steiner

27 febbraio 1861

Il 27 febbraio 1861 Rudolf Steiner nasce a Kralievec nel territorio dell’impero d'Austria, oggi Donij Kralievec nella repubblica croata.

Egli è stato un filosofo, un maestro spirituale, un infaticabile portatore di impulsi e di esperienze culturali e sociali. In queste sue caratteristiche si manifesta anche l’originalità e l’importanza della sua opera. Le conoscenze da lui portate non hanno un carattere intellettuale o accademico, ma sono scaturite dal suo lavoro in modo vivente e tale che chiunque potesse avvicinarle autonomamente, coscientemente, liberamente e responsabilmente. Sempre tali, per la loro intima natura, da essere conosciute, sviluppate e praticate con spirito di servizio verso la comunità umana e i suoi singoli membri.
Proprio per queste loro caratteristiche, le conoscenze filosofiche prima e spirituali poi, e il metodo di conoscenza stesso, hanno originato feconde applicazioni sociali in vari campi della vita umana: pedagogia, medicina, farmacia, scienze naturali, agricoltura, pedagogia curativa, psicoterapia, rinnovamento religioso, vari ambiti artistici (pittura, scultura, architettura, euritmia, arte della parola, drammaturgia).

L’opera di Rudolf Steiner si identifica, anche in senso temporale con l’intero arco della sua vita. Fin da giovanissimo percepisce, coerentemente con la sua esperienza umana, la necessità di armonizzare il mondo fisico-naturale e quello spirituale. E conformemente con le caratteristiche della coscienza dell’epoca (siamo nella seconda metà del XIX secolo) compie questo suo sforzo appoggiandosi sulle forze di un pensiero chiaro e trasparente, rifiutando il misticismo (proprio perché esso non si appoggiava sulla forza delle idee) e chiamando a questo sforzo l’uomo contemporaneo.
Dapprima, fino alla fine del XIX secolo, offre un metodo di conoscenza e la possibilità di comprendere la natura della libertà dell’agire umano, attraverso uno sforzo filosofico, quindi alla portata del pensiero ordinario. Successivamente, dall’inizio del XX secolo e fino alla morte nel 1925, rende progressivamente pubblico il grande affresco delle sue comunicazioni spirituali, fondando una via di conoscenza che chiama “antroposofia”. Con essa nasce un ulteriore metodo conoscitivo, appunto quello antroposofico, che va oltre la percezione fisica e presuppone l’adeguamento delle proprie facoltà percettive alla realtà che si vuole indagare e conoscere, cioè il mondo spirituale. Resta comunque, anche in questa fase, l’indicazione di un approccio cosciente e chiaro con questa realtà, un approccio analogo nelle sue caratteristiche fondamentali a quello delle scienze naturali, basato sul rigore metodologico e sull'attività di pensiero. Per queste sue caratteristiche egli chiama l’antroposofia anche col nome di “scienza dello spirito”.

Con l’indagine spirituale, e con le conoscenze che ne discendono, viene toccato il mondo nel quale risiede l'essenza dell’essere umano che, quindi, proprio da queste conoscenze trae motivo e significato della sua esperienza nella vita e ritrova la sua interezza e la sua vera natura. Compie così uno sforzo di armonizzazione delle sue parti interiori oggi tenute forzatamente separate dalla struttura e dalle caratteristiche della società contemporanea (con i grandi disagi individuali e sociali che sono sotto gli occhi di tutti). Questa armonizzazione ricompone sul piano individuale le tre sfere del pensare, del sentire e del volere (oggi di fatto separate nei vari ambiti di esperienza di ciascuno), mentre sul piano sociale vengono ricomposte scienza, arte e religione (oggi separate in ambiti compartimentati della vita delle società) che hanno invece la loro comune origine nella stessa sorgente spirituale dell’uomo, della natura e del cosmo.

IN QUESTA RITROVATA UNITÀ INTERIORE L’ESSERE UMANO TROVA FORZE DI SALUTE E DI RISANAMENTO. PORTANDOLE NELLA NATURA CREA LE CONDIZIONI PERCHE' ESSA POSSA ULTERIORMENTE EVOLVERE, PORTANDOLE INVECE NELLA SOCIETA' CREA CON ESSE UN RINNOVAMENTO DELLA CIVILTÀ.

Viene allora da domandarci: dove sono oggi i discepoli di Rudolf Steiner e che cosa fanno? Rispondiamo con le bellissime frasi conclusive di una breve biografia scritta da Frans Carlgren, “Rudolf Steiner e l’antroposofia”: “È possibile trovare discepoli di Rudolf Steiner in quasi tutto il mondo. Sia che essi studino, pensino, indaghino oppure meditino, sia che pratichino l'arte della parola, l'arte drammatica o l'euritmia; siano essi poeti, musicisti, compositori, pittori, intagliatori, scultori o architetti; siano essi attivi in campo pedagogico, medico, sperimentale, oppure siano essi agricoltori: tutti sono uniti da una profonda riconoscenza verso il loro maestro. Poiché è stato lui a preparare instancabilmente quella via, lunga e difficile, che dalla sfera limitata della coscienza comune porta oltre, nelle alte regioni della conoscenza spirituale. Con i fatti ha mostrato che in quelle regioni risiedono, per chi le raggiunge, inesauribili fonti creative. Nel costante, giornaliero sforzo per raggiungere questa mèta, i continuatori della sua opera hanno scoperto il vero senso della vita”.