martedì 12 luglio 2011

Comunicato stampa di "Giù le mani dai bambini"

“GIU’ LE MANI DAI BAMBIN I ® ”
CAMPAGNA NAZIONALE PER LA DIFESA
DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI BAMBINI

Primo e più rappresentativo Comitato italiano indipendente per la farmacovigilanza in età pediatrica,
è composto da oltre 200 tra enti ed associazioni. 
Oltre 260.000 addetti ai lavori del settore salute
hanno sottoscritto - direttamente o tramite i propri organismi di rappresentanza - le nostre tesi scientifiche!

ANCORA “RELAZIONI PERICOLOSE” TRA SANITA’  E MULTINAZIONALI FARMACEUTICHE: NUOVO PSICOFARMACO PER BAMBINI IN ARRIVO IN ITALIA, INTERROGAZIONE URGENTE IN PARLAMENTO
Denuncia in occasione della consegna dei prestigiosi “Public Affaire Awards” al Senato: campagne di marketing aggressive di case farmaceutiche per gonfiare di 300.000 unità il bacino di bambini ‘iperattivi’ nel nostro paese. Poma (Giù le Mani dai Bambini, eccellenza Public Affairs Award 2011): “L’occasione è buona per smascherare chi ha come priorità non l’etica ma i business miliardari”. Muzi Falconi (esperto internazionale di PR e docente alla NY University): “Episodio increscioso che deve essere chiarito”. Nuovo psicofarmaco per bambini in Italia dalla Shire: l’On. Paola Binetti presenta un’interrogazione urgente in Parlamento al Ministro per la Salute Ferruccio Fazio sui tagli ingiustificati ai sistemi di controllo e monitoraggio. (Binetti) “Un nuovo psicofarmaco in Italia, tagliando i fondi per tutelare i bambini e con meno controlli: nell’interesse di chi sta lavorando il Ministero Salute?”
ROMA – Si è svolta oggi la cerimonia di consegna dei “Public Affairs Awards”, i premi per le relazioni pubbliche conferiti nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica tra gli altri a Luca Poma, giornalista e portavoce di “Giù le Mani dai Bambini”, il più rappresentativo comitato italiano per la farmacovigilanza pediatrica (www.giulemanidaibambini.org), che da anni promuove l’omonima campagna di sensibilizzazione sui rischi della somministrazione di psicofarmaci ai minori segnalata dalla PAA come “campagna nazionale d’eccellenza”. A margine della cerimonia, parlando con colleghi giornalisti presenti all’evento, Poma ha rilanciato il dibattito sul tema dell’etica nel mondo della lobby e del public affairs: “La Public Affairs Association vuole essere a mio avviso anche un luogo di riflessione e dibattito su un modello di lobby rispettosa dei requisiti etici essenziali, come raccomandato dai codici di comportamento della stessa PAA  della Ferpi e internazionali:
dichiarare sempre chi è il proprio mandante, avere una relazione trasparente con i mezzi d’informazione e con tutti i pubblici coinvolti dalla propria azione, presentarsi con informazioni corrette e ottenere decisioni in maniera onesta, questi sono i pilastri di una corretta azione di lobby. Purtroppo ciò non sempre accade, l’ho sperimentato personalmente, avendo recentemente ricevuto un’offerta di collaborazione da un’agenzia di RP di fama internazionale, la quale collabora con una multinazionale farmaceutica che sta introducendo uno psicofarmaco per bambini in Italia, la Guanfacina, un vecchio anti-ipertensivo che ora si vuole riciclare per la disattenzione dei bambini, una specie di molecola apolide, un brevetto da tempo in cerca di una malattia a cui essere associato. Peccato che a mia precisa domanda avessero negato di avere rapporti, ma così non pare. Immagino volessero nella migliore delle ipotesi sondare il terreno e capire quale sarebbe stato il nostro atteggiamento, e nella peggiore ipotesi ‘sterilizzare’ la nostra azione di vigilanza mettendoci a libro paga”. 
“Se questa è etica nelle relazioni pubbliche – conclude Poma - occorre avviare una riflessione seria in seno alla FERPI, la Federazione nazionale di categoria: una norma senza una ‘sanzione’ è una norma debole, che chiunque può infrangere impunemente. A mio avviso è ora di passare dalle parole ai fatti e capire come prendere posizione in casi come questi”. E’ intervenuto sul punto Toni Muzi Falconi, uno dei “padri” delle relazioni pubbliche in Italia e Docente alla New York University: “L'episodio come viene raccontato dal collega Poma è increscioso in sé, anche perché coinvolge una delle più reputate e conosciute società di relazioni pubbliche internazionali, che mi auguro voglia repentinamente e pubblicamente chiarire la sua posizione. Anche l'Assorel, Associazione delle società di relazioni pubbliche a servizio completo - di cui l'agenzia in questione fa parte – dovrebbe assumere iniziative in merito all'episodio. Sono convinto che - in attesa di una regolamentazione della nostra attività, che impatta sempre di più sull'interesse pubblico, e che invoco fin dal 1976 - la sanzione più efficace sia quella della ‘pubblicità’ da parte delle associazioni professionali degli atti contrari ai principi base della nostra professione, che prevedono innanzitutto che il professionista di relazioni pubbliche dichiari sempre quali interessi rappresenta, quale reale obiettivo si propone, e quale processo intende perseguire per raggiungerlo”.

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Risposta a tempo record quella del Ministro per la Salute On. Ferruccio Fazio, che nel question-time alla Camera dei Deputati ha confermato l’esistenza presso lo “Stella Maris” di Pisa di una sperimentazione in corso su bambini, con somministrazione di una molecola psicoattiva per migliorarne le performance attentive. “Si tratta di un vecchia molecola anti-ipertensiva che si sta cercando di riciclare come psicofarmaco pediatrico, cosa assai discutibile, dal momento che neppure se ne conoscono i meccanismi d’azione sul cervello dei bimbi”, ha commentato Emilia Costa, Psichiatra e già 1^ Cattedra di Psichiatria alla Sapienza di Roma e Primario di Psicofarmacologia all’Umberto I°.
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“La nostra denuncia – dichiara Luca Poma, giornalista e Portavoce di Giù le Mani dai Bambini - era circostanziata e corretta: c’è una strategia in corso per medicalizzare i comportamenti di sempre più ampie fasce di bambini italiani. La Guanfacina di Shire è una molecola apolide, che non rendeva più:
cosa c’è di meglio che inventare da zero una nuova applicazione terapeutica per guadagnare altri soldi a spese della salute dei più piccoli? Neanche si conoscono le modalità di azione di questo psicofarmaco e già lo si vuole autorizzare per l’uso sui nostri bambini”.