venerdì 1 febbraio 2013



DISEGNO DI FORMA
È l'uomo intero che partecipa al movimento del braccio quando si disegna una forma! E non è importante il risultato sul foglio, naturalmente tanto meglio se è appagante, ma il processo che il bambino vive. Ad esempio, la linea retta verticale viene fatta prima dall'alto in basso, poi in senso contrario (in un giorno diverso).
Sulla carta il segno è identico, ma che differenza di esperienza!
L’attitudine del corpo, la forza necessaria per realizzare queste due forme, così simili nel segno esteriore, sono tanto diverse nell'attuazione!
Disegnare una forma è propedeutico ad un sano sviluppo del pensiero vivente, è un cammino iniziatico, che ci avvia al pensiero puro, al varcare la soglia di un mondo ultraterreno.
Mano a mano che i bambini disegnano forme sempre più complesse, passando dalle forme originarie a quelle simmetriche, a quelle speculari, sviluppano un rapporto con lo spazio, che conferisce loro sicurezza e padronanza del proprio corpo in relazione a quanto li circonda esteriormente e a quanto di spazio individuale si sta creando dentro di loro: da una condizione cosmica, infinita, dilatata nel gran tutto, sono condotti a trovare uno spazio loro, dove l’individualità possa albergare ed esprimere al meglio le potenzialità in essa riposte.