giovedì 10 settembre 2009

Convegno 6 - Pensieri

Al nostro convegno si sono iscritte 41 persone, anche se non tutte per l’intera durata a causa di altri impegni. Con gli organizzatori e i relatori, l’esperienza è stata condivisa da oltre 50 persone.
Numeri di un certo valore dato che l’iniziativa è stata concepita su scala territoriale e in tale ambito era stata fatta anche la diffusione delle notizie e del materiale illustrativo.
Abbiamo avuto ospiti da Livorno, Vada, Cecina, San Vincenzo, Venturina e Massa Marittima, ma la grande maggioranza era piombinese.
Dunque un risultato incoraggiante che conferma la felice intuizione di chi ha avuto l’idea. Quando la proposta nacque, solo tre mesi fa, alla fine di maggio, fu subito accolta con convinzione anche se il risultato non era affatto scontato. La nostra è una piccola associazione che ha ripreso solo da un paio d’anni un lavoro un po’ più continuo dopo qualche anno di difficoltà. Le nostre strutture organizzative, per non dire delle risorse economiche, sono piuttosto gracili.
Tuttavia nel lavoro antroposofico non fanno testo le risorse, ma i contenuti. E allora la proposta fu accolta subito nel Direttivo perché sentivamo che il lavoro svolto per due anni nel gruppo pedagogico richiedeva un ulteriore progresso. Come se ci fosse stato bisogno di un respiro più ampio rispetto a quanto fatto fino ad allora; respiro che avrebbe poi nutrito ulteriormente il lavoro futuro, a partire dal prossimo anno di attività 2009/2010. Le persone, genitori o insegnanti, o entrambi, che avevano lavorato nel gruppo avevano diritto a vedere una prospettiva; magari ancora un po’ lontana, magari ancora bisognosa di sforzi, però capace di dare un senso sociale al lavoro, fin lì utilissimo, sul piano personale dei rapporti con i figli o con gli allievi.
Il convegno voleva dare questo e probabilmente c’è riuscito. Non valgono solo i numeri, ma il clima di caldo interesse e di attenta partecipazione che tutti i presenti possono testimoniare.
Per tutto parla la retrospettiva finale alla quale hanno partecipato, dalle 12.30 alle 14 di una domenica ancora estiva, poco meno di trenta persone e alla quale la forma del cerchio ha contribuito a dare partecipazione e senso di responsabilità. In un primo giro di commenti ognuno ha espresso pensieri sull’esperienza, in un secondo giro desideri, auspici e prospettive per il futuro. Si è trattato di un momento molto intenso nel quale, senza cadere nel sentimentalismo, si è potuto percepire tutto quello che il convegno aveva creato di nuovo e di vitale.
La soddisfazione di chi lo ha organizzato si accompagna al rinnovo dell’impegno nel lavoro insieme a coloro che, lo hanno detto, vorranno camminare con noi.
Il ringraziamento finale va ai relatori e agli artisti i quali, nella massima libertà spirituale, hanno dato l’impronta al convegno e hanno creato, loro per primi, quel bel clima al quale i partecipanti hanno risposto tanto intensamente.