domenica 12 aprile 2009

Marco, Kublai e la linea dell'arco

“Un giorno Marco Polo e Kublai Kan stavano passeggiando e Marco descriveva la struttura di un ponte definendola in tutte le sue pietre. Nel farlo arriva a dire che esse vanno disposte secondo la linea dell’arco, poiché essa sorregge il tutto. Allora Kublai chiede a Marco: “Perché, se quello che sorregge è la linea dell’arco, tu mi stai parlando delle pietre?”. E Marco replica: ”Perché senza le pietre l’arco non può operare”

La linea dell’arco è l’elemento spirituale, quello che da la forza di sostegno. L’elemento spirituale però in quanto tale non è capace di intervenire direttamente nel mondo fisico: ha bisogno di incarnarsi o comunque di materializzarsi. La linea dell’arco, di cui parla Marco Polo, è la forza spirituale, ma essa può agire nel mondo fisico, quindi costituire un ponte e sostenere dei carichi, solo se si materializza nelle pietre.
Queste, a loro volta, se non sono composte secondo la linea dell’arco, e dunque se non sono inquadrate in una legge eterna dello spirito, non stanno in piedi.
Questo è il rapporto che esiste SEMPRE tra il mondo spirituale e quello fisico. Ogni manifestazione, dalla più minuta alla più grandiosa, del mondo naturale è l’espressione di leggi spirituali che ne stanno dietro e soprattutto del lavoro di esseri spirituali che preparano e governano queste manifestazioni.
Questo vale per i nostri fenomeni fisiologici (la digestione, la formazione del sangue, etc.), vale per la fisiologia animale e vegetale, vale per l’evoluzione della Terra in senso geologico, vale per i fenomeni meteorologici e per ogni altra cosa che possa venire in mente. LO SPIRITO E’ PRESENTE NELLA NATURA IN OGNI SUA MANIFESTAZIONE. Quando guardiamo il nostro mondo così bello, vediamo dinanzi a noi il frutto di un lavoro incessante che c’è stato in passato, che continua oggi e che esisterà sempre finché esisterà la Terra e la vita fisica dell’umanità. Spirito e materia sono indissolubilmente uniti.
Ce ne possiamo rendere conto meglio pensando, ad esempio, alla geometria. Tutti gli elementi della geometria sono idee pure, che esistono in quanto tali nel mondo spirituale. La concezione materialistica della scienza tende a descrivere le conquiste del sapere umano come conseguenze dell’esperienza pratica dell’uomo sulla terra, come frutto dell’applicazione del suo intelletto all’osservazione della natura. MA NON E’ COSI’. E’ facilissimo osservare che in natura non esiste nulla di quelli che sono gli elementi della geometria: non esiste una linea retta, una circonferenza, un’ellisse, una parabola, un’iperbole e così via. L’uomo non ha tratto questi concetti dalla natura, ma al contrario li ha portati nella natura, nel mondo fisico, traendoli dal mondo spirituale per mezzo delle idee. Così, oltre a divenire elementi di una scienza formale (la geometria sintetica) successivamente soggetti alle leggi della matematica (geometria analitica), essi sono divenuti elementi architettonici, piante di città, giardini, fontane, ponti, strade, canali etc. Ma è solo la loro preesistenza nel mondo dello spirito (delle pure idee eterne) che costituisce la loro essenza e la loro identità. L’uomo non avrebbe MAI potuto estrarli dall’osservazione della natura.