domenica 7 settembre 2008

Anniversario della Scuola Waldorf

Oggi è l'anniversario dell'inaugurazione della prima scuola Waldorf, a Stoccarda, nel 1919.
Con questa esperienza è nata una pedagogia che permette di accogliere le anime dei bambini nel modo a loro più adatto e che riveste una grande importanza anche nello sviluppo dei rapporti sociali e di quelli umani in genere.
Herbert Hann, allievo e stretto collaboratore di Rudolf Steiner in ambito pedagogico, ricorda così quei giorni:

"Scopo di Rudolf Steiner era quello di collegare anche la vita culturale, anche la pedagogia alle energie progressive dell'epoca. Era perciò importante trarle dalla rigidità, dalla staticità e trasferirle alla dinamica di un libero sviluppo spirituale.

Che questo potesse accadere soltanto su basi oggettive del tutto chiare lo dimostrò il grande Corso introduttivo che tenne nei giorni di agosto 1919 al primo corpo insegnante della Libera Scuola Waldorf. In esso fu edificata un'antropologia, in una visione d'insieme dei fenomeni fisici, animici e spirituali che offre ad ogni stadio evolutivo del bambino e del giovane punti di partenza pedagogici del tutto nuovi. Mediante il principio della triarticolazione umana si potè costruire un insegnamento educativo veramente congeniale al bambino (...)

Durante questo corso, tenuto in tre sezioni come "Antropologia generale", "Didattica" e "Conversazioni di tirocinio", regnava un'atmosfera spirituale solenne. Si sperimentava in anticipo (...) un'universalità organica che comprendeva l'intero sapere dell'epoca, in un'epoca di frammentazione del sapere e di mancanza di correlazione tra i suoi campi. (...)

Già alcuni anni dopo, studiando con cura quelle parole udite allora, si poteva notare quanto spaventosamente poco se ne fosse accolto. (...) Tuttavia il puro entusiasmo con cui si acoltava, con cui si partecipava ai seminari di lavoro nel 1919, determinò certamente una parte di quelle meraviglie. Anche in questo caso valeva bene la parola che Rudolf Steiner mi aveva detto al centro della lotta per la realizzazione della triarticolazione sociale: il mondo spirituale accetta l'entusiasmo in sostituzione della maturità.

La Libera Scuola Waldorf si affacciò alla vita il 7 settembre 1919. Anche questa giornata fu solenne dal mattino alla sera. (..) Fece da introduzione il preludio in do-maggiore di J.S. Bach, che il nuovo insegnante di musica Paul Baumann suonò al pianoforte. La signora Marie Steiner recitò, alcuni bambini diedero saggi nel settore della nuova arte dell'euritmia inaugurata da Rudolf Steiner. Ma il punto culminante fu costituito dal discorso di Rudolf Steiner in cui caratterizzò ancora una volta i grandi aspetti sociali tra i quali la pedagogia della Scuola Waldorf faceva ora i primi passi. Presentò come sue fonti la scienza che diviene viva, l'arte che diviene viva, la religione che diviene viva. Con quale facilità queste parole potrebbero essere pronunciate in maniera retorica! Che abbiano fin nei dettagli dell'applicazione pratica un significato concreto-spirituale da prendersi sul serio per la pedagogia della Scuola Waldorf: è quello che conta.

Nel pomeriggio le singole classi furono condotte ai maestri in un'atmosfera lieta e vivace. La sera l'intero collegio docente fu invitato ad una rappresentazione del "Flauto magico" di Mozart. Rudolf Steiner, che sedeva accanto ad Emil Molt, mostrò a questi con benevola attenzione come le maestre e i maestri della nuova Scuola, sedessero ovunque, distribuiti nella sala della Grosses Haus di Stoccarda. La felicità, decisamente la gioia infantile con cui fece ciò prima dell'inizio della rappresentazione, manifestava ancora una volta l'intera delicatezza spirituale di questo grande amico dell'umanità."

da "Abbiamo conosciuto Rudolf Steiner - ricordi dei suoi allievi" Terra biodinamica editrice 1987.